I centri storici: la forza rivoluzionaria del passato

Historic city centers: the revolutionary force of the past

I 22.621 Centri Storici in Italia. Fonte: Atlante dei centri storici, ICCD – Istituto Centrale per la Catalogazione e la Documentazione del Ministero dei Beni Culturali e ambientali / Elaborazione: IUAV Dipartimento Culture del Progetto; restituzione grafica: Bertollo, Cattelan, Della Rosa, Da Boit, Favaretto, Ferraresi, Marino, Rossi, Semenzin, Scorsone, Tarzia. Tratto da Pavan C., Pavan N., Semenzin C., Osservare per governare un territorio, in Albrecht B., Magrin A., Il Bel Paese, 1 progetto x 22621 centri storici, Rubbetino Editore, Soveria Mannelli (CZ), 2017, p. 117.

In Italia si trovano migliaia di centri storici di varia forma e dimensione, le cui origini si radicano in epoche differenti, dall’era etrusca fino a quella barocca passando per il periodo greco, romano, medievale e rinascimentale. Pur apparendo pressoché immutati per quanto riguarda l’aspetto esterno, queste realtà risultano oggi profondamente diverse rispetto al passato, altro non fosse che per il fatto che tutto è cambiato dentro e intorno a loro.

Interpretando la valorizzazione della permanenza come una forma evoluta di responsabilità civica e progettuale, W.A.Ve. 2018 “Italian Beauty” ruoterà intorno alla sperimentazione di strategie per il futuro dei centri storici, da testare a livello sia locale e globale. I casi studio, scelti sull’intero territorio nazionale, dalla Sicilia al Trentino, verranno coinvolti attraverso le loro amministrazioni, che selezioneranno temi di progetto riguardanti le loro aree più preziose dal punto di vista storico.

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