Brescia è davvero un luogo delizioso in cui trascorrere il tempo. Le sue principali bellezze – la Vittoria in bronzo e quella sala di Palazzo Martinengo in cui Moretto, in uno stato di grazia, dipinse le dame della casata sotto archi intrecciati e con le ville di famiglia sullo sfondo- la rendono notevole anche tra le città italiane; inoltre possiede una bella sala civica, una galleria e strani cortili dipinti con prospettive caratteristiche del luogo. Ma in estate è forte la tentazione di sedersi a pensare a queste cose invece di andarle a vedere. Nel cortile dell’albergo, dove mormora rinfrescante una fontana e i tendoni sventolano nella brezza dei ventilatori elettrici, è gradevole sapere che la Vittoria e i quadri sono tanto vicini, come vecchi amici in attesa di un cenno; ma se ci si avventura all’esterno, è meglio che sia in direzione di una chiesa piuttosto che di una galleria. Solo in questa stagione si può apprezzare l’atmosfera delle chiese: quel fresco che taglia la luce del sole come un coltello quando si varca la soglia oscura
Edith Wharton, da Paesaggi Italiani