Il mio obiettivo non è porre in evidenza le ambiguità e le problematiche del paesaggio contemporaneo rispetto ai beni culturali da tutelare. Il mio obiettivo è invece trovare una forma di lettura che metta in relazione il mondo antico con quello contemporaneo trovando una forma estetica che rappresenti questa convivenza senza giudicare. Spesso il rapporto tra antico e moderno è stridente, altrettanto spesso però questa convivenza è a mio avviso assolutamente armonica. […] La modalità operativa che uso è filtrata dal metodo della fotografia documentaria, cerco di non prendere una posizione ideologica precostituita ma di raccontare le cose esattamente come stanno, in modo oggettivo, osservando con naturalezza e senza nessun artificio aggiunto alla qualità dei luoghi. Non so se questo possa aiutare a preservare la Bellezza, certamente cerca di svelarla, anche dove essa non si manifesta apertamente.
Claudio Sabatino, 2018
Fonte: https://wsimag.com
Claudio Sabatino è nato a Castellammare di Stabia (Napoli) nel 1967. Si è laureato in architettura alla Facoltà di Architettura di Napoli nel 1998 ma già durante gli anni dell’università ha iniziato a occuparsi di fotografia, dedicandosi prevalentemente alla rappresentazione del paesaggio urbano. Ancora studente è tra gli autori selezionati per l’edizione del 1997 di “Napoli Fotocittà” con il tema “Dintorni dello sguardo”. Nel 1998 vince il premio “Savignano Immagine” a Savignano sul Rubicone e nel 1999 il premio della Fondazione Marangoni a Firenze. Nel 2006 riceve una menzione speciale al Premio Internazionale Bari Photocamera, Bari. Le sue immagini vengono esposte al Palazzo della Ragione di Milano, alla Triennale di Milano e alla Fondazione Ragghianti di Lucca ma anche nel Festival Internazionale di Roma (2008 e 2006) e all’International Meetings of Photography di Plovdiv, Bulgaria (2002). Dal 2002 alterna all’attività di ricerca la pratica della didattica. Vive tra Milano e Pompei.