[…]Le isole sono come navi sempre all’ancora. Mettere piede su un’isola è come salire su una passerella d’imbarco: si è presi dallo stesso senso di magica sospensione, sembra che nulla di brutto o di volgare possa accadervi; e mentre il Principessa rallentava nella minuscola insenatura di Porto d’Ischia, la vista dei colori pallidi da gelato che si sfaldavano sulle case del porto, parve familiare e benefica come il battito del proprio cuore. Intanto, nella confusione dello sbarco, l’orologio mi cadde a terra e mi si ruppe. La cosa era troppo significativa: subito mi fu chiaro che Ischia non è un posto dove sia necessario avere una nozione esatta del tempo. Ma del resto le isole non lo sono mai. Credo di poter dire che Porto è la capitale d’Ischia ; in ogni modo è la cittadina più importante, ed è anche ben frequentata. La maggior parte delle persone, una volta che ci hanno messo piede, se ne allontanano difficilmente, perché Porto ha degli ottimi alberghi, delle belle spiagge e, appollaiato al largo, come uno sparviero gigante, il Castello rinascimentale di Vittoria Colonna.
da l’isola senza tempo di Truman Capote