Fabio Mantovani – Urbino

Fabio Mantovani - Urbino

© Fabio Mantovani

Un reportage fotografico.

© Fabio Mantovani


© Fabio Mantovani


© Fabio Mantovani


© Fabio Mantovani


© Fabio Mantovani


© Fabio Mantovani

Nato a Bologna, classe 1970. Professionista dal 1996, attivo nella fotografia di architettura, interni e corporate. Nel settore editoriale ha pubblicato reportage di fotografia documentaria e sociale su varie riviste tra cui «D – Repubblica delle donne», «Panorama», «Style Corriere della Sera», «Gioia», «Private» e, in campo internazionale, «Art Magazine» (D), «Monocle» (GB), «Japan Times» (JP),«Le Monde» (F), «Ojo de Pez» (E). Collabora con l’Istituto dei Beni Culturali (IBC), ha all’attivo campagne fotografiche sulle periferie urbane, sui quartieri residenziali e sulle rilevanze architettoniche del secondo Novecento.

Le sue foto sono pubblicate su diverse riviste italiane ed europee come «Elle Decor», «Corriere della sera – Living», «D- Casa», «Ottagono», «Il Magazine dell’Architettura», «Domus», «Bauwelt», «AW-Archiworld», «Modulor» e sui principali portali web dedicati all’architettura come Europaconcorsi, Divisare, Archilovers e Vice. Ha esposto i suoi lavori in varie gallerie e musei come il Museo MAXXI di Roma, lo Spazio Belvedere a Milano, il World Architecture Festival di Berlino, l’India Arch Dialogue a Nuova Delhi, il Museo della Storia a Bologna, la Galleria Marconi di Cupra Marittima e lo Spazio Lavì a Sarnano. Ha partecipato alle ultime due edizioni 2016 e 2018 della Mostra Internazionale di Architettura di Venezia.

Nel 2017 è tra i cinque finalisti dell’Arcaid Award, concorso internazionale dedicato alla fotografia di architettura, con una ricerca sul social housing di Hong Kong e vincitore del terzo premio al Tokyo International Photo Award – categoria Lifestyle – con un lavoro sui riti sacri nel Salento.

Le più recenti pubblicazioni sono i volumi fotografici “Cento case popolari” a cura di Sara Marini, sull’architettura sociale italiana realizzata tra gli anni ’60 e ’80 da figure come Gregotti, Rossi, De Carlo e Aymonino, “Amabili resti di architettura” a cura di Giulia Menzietti, saggio sull’architettura modernista italiana e sulla sua eredità nel presente, “Sovrascritture Urbane” a cura di Alessandro Gaiani, su dieci case history di ricondizionamenti urbani, edizioni Quodlibet e “H2O” a cura dell’Istituto dei Beni Culturali, sulle acque della Romagna-Toscana, Danilo Montanari Editore.

www.fabiomantovani.com

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