Prato

Docente W.A.Ve. 2018
Alberto Kalach [MX]

Collaboratore
Giulio Mangano [IT]

Centro dell’industria tessile, e il più importante di tutta Italia per la lavorazione delle lane rigenerate, Prato sorprende e incuriosisce per i suoi contrasti. Il Duomo, il pergamo del Sacro Cingolo su cui Donatello eseguì il famoso rilievo di putti danzanti, gli affreschi di Filippo Lippi, la chiesa di Santa Maria delle Carceri a cupola e croce greca con cui Giuliano da Sangallo elevò uno dei più puri edifici del Rinascimento italiano, danno a Prato quel carattere monumentale, divulgato dalle illustrazioni, carico di letteratura (…) che in tutte le città toscane costituisce quasi un muro di fondo..

Guido Piovene, 1957

Prato, ubicata a ridosso dell’Appennino a poca distanza da Firenze, è la seconda città toscana per dimensione. Il suo territorio è stato abitato a partire dal VI secolo a.C. prima dagli Etruschi e successivamente in epoca romana, ma la nascita della città vera e propria risale al X secolo d.C.. Nel corso del medioevo si costituisce libero comune e il suo sviluppo prosegue anche sotto il controllo fiorentino: la città si arricchisce infatti in quei secoli di numerose importanti testimonianze storico-artistiche. A partire dal Novecento Prato vive una notevole rinascita industriale nel settore della produzione tessile. Dal secondo dopoguerra la forte immigrazione di manodopera provoca una estesa crescita a livello urbano, con un tessuto regolato dalla dimensione della piccola impresa e caratterizzato da molti fenomeni di abusivismo. Fra gli edifici più importanti del centro storico spiccano la Cattedrale, costruita a più riprese fra il X e il XV secolo, il Castello dell’Imperatore, il Corridore e le mura, il Palazzo Pretorio.