Matera

Docente W.A.Ve. 2018
Margherita Vanore [IUAV]

Collaboratori
Livia Pietropoli [IT]
Stefano Tornieri [IT]
Filippo Vecelli [IT]

Nelle grotte dei Sassi si cela la capitale dei contadini / il cuore nascosto della loro antica civiltà. / Chiunque veda Matera non può non restarne colpito / tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza.

Carlo Levi, 1945

Matera è un comune italiano di circa 60.000 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia nonché comune più esteso della Basilicata. È nota come “Città dei Sassi” per la peculiarità e l’unicità del suo centro storico.

Scavati e costruiti a ridosso della Gravina, una profonda gola che divide il territorio in due, i Sassi di Matera – Sasso Barisano e Sasso Caveoso – sono originali ed antichi aggregati di case scavate nella calcarenite. I rioni si distendono in due vallette, che guardano ad est, leggermente sottoposte rispetto ai territori circostanti, separate tra loro dallo sperone roccioso della Civita, fulcro della città antica, sulla cui sommità si trovano la Cattedrale ed i palazzi nobiliari. I Sassi sono diventati Patrimonio UNESCO nel 1993 e sarà Capitale Europea della Cultura per il 2019.

La città si trova nella parte orientale della Basilicata a 401 m s.l.m., al confine con la parte sud-occidentale della città metropolitana di Bari e l’estrema parte nord-occidentale della provincia di Taranto. Sorge al confine tra l’altopiano delle Murge ad est e la fossa Bradanica ad ovest, solcata dal fiume Bradano, il cui corso è stato sbarrato da una diga che ha così generato il lago artificiale di San Giuliano, che rientra nella Riserva Naturale Regionale di San Giuliano. Il torrente Gravina di Matera, affluente di sinistra del Bradano, scorre nella profonda fossa naturale che separa il Sasso Barisano dal Sasso Caveoso. Sull’altra sponda c’è la il Parco della Murgia Materana con le Chiese Rupestri.

Matera è una delle città abitate più antiche del mondo e conserva ancora tracce di età preistorica della civiltà rupestre, che costituisce il sostrato urbanistico dei Sassi, con i suoi vicinati, camminamenti, canalizzazioni, cisterne. Dal 1663 al 1803 fu capoluogo della Basilicata nel Regno di Napoli. Durante questo periodo la città conobbe un’importante crescita economica, commerciale e culturale, oltre che di espansione e sviluppo urbano. Matera è stata la prima città del meridione a insorgere in armi contro il nazifascismo. Il degrado igienico-sociale denunciato da Carlo Levi nel libro “Cristo si è fermato ad Eboli” ha suscitato forte interesse pubblico ed ha innescato un processo di sfollamento, disposto con legge nazionale negli anni ’50, con la creazione di borghi e rioni satellite che l’hanno resa un importante quanto fallimentare laboratorio urbanistico del moderno. Oggi sta vivendo una nuova fase di fermento in vista del 2019.

META MATERA SASSI

Matera non è solo la città dei Sassi, ma un importante capoluogo di provincia, di medie dimensioni che tra il XX e il XXI secolo ha evitato il fenomeno della dispersione senza controllo. Tale condizione trova diverse ragioni proprio nel centro storico, patrimonio dell’umanità dal 1993 e oggi principale risorsa su cui incombe il rischio di un consumo turistico indiscriminato. La comprensione della Matera dei Sassi è tuttavia propedeutica ad ogni tipo di intervento che voglia interpretare adeguatamente le diverse nature della città, andando oltre quella immagine nota e ricercata, a volte schermante, di un luogo straordinario che si è aperto al turismo nel timore che da questo possa essere trasfigurato.

Tema
Il workshop “Meta Matera Sassi” riflette sulla città che si è riconfigurata intorno alle vicende del suo centro storico nell’intento di operare su due fronti: la connessione con la rete di mobilità territoriale e la qualificazione di una fruizione plurale del paesaggio urbano dei Sassi. L’accessibilità e l’inclusivitá di quanto costituisce il cuore di Matera, si confronta con la necessità di regolare i flussi per qualificare l’esperienza culturale e turistica nel rispetto di un centro storico tanto unico quanto fragile. Questo tema si rapporta alle specifiche condizioni topografiche e morfologiche di una città espressione della sua stessa materia e che nei suoi caratteri racconta come un difetto di modernità nel l’infrastrutturazione possa oggi esprimere un modello significativo o delle potenzialità vantaggiose, rileggendo e reinterpretando un rapporto privilegiato tra natura e artificio dei luoghi.

Obiettivi
Le fasi conoscitive e di proposta che articoleranno il workshop mirano al raggiungimento di due obiettivi:
– La rilettura sistemica di un centro urbano antico, che si innerva nella roccia e si articola tra scavo e costruzione, gestione delle acque e dei fattori climatici, coltivazione e qualificazione degli spazi aperti, in una configurazione infrastrutturale del suolo che determina un rapporto con il paesaggio di straordinario equilibrio.
– La riqualificazione architettonica e urbana dei luoghi di soglia che introducono all’alterità dei Sassi, ma soprattutto ne tutelano caratteri e valori patrimoniali nella prospettiva di un turismo sostenibile.

Luoghi
I luoghi di approfondimento e di intervento saranno individuati lungo i margini ovest del centro storico di Matera, per estendersi fino agli estremi lembi nord e sud dei Sassi Barisano e CaveosoA questi si relazioneranno specifici itinerari che possano intercettare architetture e spazi aperti più significativi nei sistemi urbani indagati. Nell’ambito dello studio progettuale a scala territoriale, un’ulteriore area di approfondimento sará quella della stazione di Ferrandina Scalo, posta a circa 30 km da Matera, che nella sua posizione periferica rappresenta un importante luogo per il potenziamento delle connessioni con il territorio e la rete ferroviaria nazionale.

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