Palmanova

Docenti W.A.Ve. 2018
Fala Atelier [PO] +
Central Office for Architecture
and Urbanism [BE]

Collaboratori
Carnets [IT]
Lera Samovich [PO]

Le mura et li recinti delle città sono simili alla pele de corpi humani, che risera e conserva tutte l’altre parti di essa, ma quando l’estremità non siano drita dall’osse, nervi e sangue con il calor naturale, all’hora, come cosa vacua et priva di nodrimento, presto si annichelarebbe. Per il che a questa recinta esteriore di sole muraglie è ben necessario applicarvi il suo interior nodrimento di fabriche, industrie, arti, trafichi et comertii et transiti, cose tutte che nutriscono ed aggrandiscono le città con molto utile del pubblico.

Marcantonio Barbaro, 1593

La città fortezza di Palmanova, situata in Friuli Venezia Giulia, è un eccellente esempio di architettura militare del tardo rinascimento. Fondata dalla Repubblica di Venezia nel 1593, nel 2017 è stata inclusa tra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Palmanova è conosciuta anche come la “città stellata” per la sua pianta poligonale a stella a nove punte. Progettata utilizzando tutte le innovazioni militari del XVI secolo, la fortezza fu dotata di due cerchie di fortificazioni con cortine, baluardi, fossato e rivellini a protezione delle tre porte d’ingresso alla città. Palmanova fu concepita soprattutto come macchina da guerra: il numero dei bastioni e la lunghezza dei lati furono stabiliti in base alla gittata dei cannoni del tempo.

Attraversare la città murata

La città-fortezza di Palmanova esprime attraverso la sua caratteristica forma le ragioni della sua esistenza. Ad oggi, però, le tre Porte monumentali necessitano di un nuovo progetto di accessibilità che possa rappresentare una opportunità di valorizzazione: non possono più essere intese solo come singoli manufatti di valore storico, ma come elemento che caratterizzi un percorso tra i manufatti che conformano la città.

L’attenzione si rivolge in particolare a Porta Aquileia, l’accesso sud della città, articolata attraverso diversi elementi quali la controporta, il Bastione Foscarini, la poterna, i terrapieni e il ponte che necessitano di un progetto capace di dare nuovo senso ai manufatti militari. Il sistema può essere immaginato partendo dalla riconfigurazione della viabilità pedonale e ciclabile attraverso la Porta, ad oggi costretta in un sistema pericoloso a causa della promiscuità di flussi con la viabilità su gomma. Il passaggio ciclabile è parte della Ciclovia Alpe Adria, percorso che unisce Salisburgo a Grado, mentre quello pedonale si inserisce all’interno del Parco storico dei Bastioni e gallerie. Questo sistema consente l’accesso verso ovest al Bastione Foscarini, dove sono situati due edifici scolastici e campi sportivi pubblici, oltre alla presenza della polveriera Napoleonica Foscarini. Sul lato orientale della porta è collocata la Caserma Montezemolo, complesso architettonico abbandonato e costituito da manufatti di valore architettonico quale quello lungo via Borgo Aquileia, e necessita di un progetto di riqualificazione che investa tutta l’area.

La condizione urbana e architettonica contestuale la Porta Aquileia è di fondamentale importanza soprattutto se messa in relazione al progetto infrastrutturale, in fase di realizzazione, che coinvolge il lato opposto del fossato. Il comune ha infatti già pianificato la realizzazione di una rotatoria dove via Taglio incontra via Borgo Aquileia. Il progetto comprende un parcheggio per le autocorriere turistiche, che dovrà svolgere il ruolo di nodo di scambio tra mobilità carrabile e pedonale in direzione della città-fortezza.

Il progetto deve dunque inquadrare la Porta Aquileia all’interno di un sistema più ampio, che va dalla nuova stazione autocorriere alla caserma Montezemolo, anche attraverso un nuovo collegamento ciclopedonale.

Stazione di Monfalcone.

Sotto al parco tematico della Grande Guerra, ma separata dai binari, si trova la stazione ferroviaria di Monfalcone. La stazione definisce il limite nord della città dove si trova la parte meno antropizzata del comune, mentre verso sud si sviluppa il nucleo abitato con a sud-ovest l’infrastruttura portuale. La mancanza di relazioni tra la città e l’area naturalistica non consente di mettere a sistema i luoghi significativi presenti in quest’ultima, quali il parco tematico della Grande Guerra ed il museo della Rocca di Monfalcone.

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